SAS: un tool per misurare la propria maturità nell’adozione della GenAI

Per aiutare le organizzazioni a sfruttare responsabilmente tutto il valore dell’Intelligenza Artificiale Generativa (GenAI), SAS – leader globale nel settore dei dati e dell’intelligenza artificiale – ha lanciato il GenAI Maturity Assessment, uno strumento interattivo progettato per supportare le aziende nel loro percorso di adozione di questa tecnologia.

Attraverso una serie di domande a risposta multipla, il tool consente alle aziende di comprendere rapidamente il proprio livello di maturità nell’uso della GenAI. Al termine del questionario, ogni organizzazione riceve un report personalizzato che le classifica come “osservatori”, “esploratori” o “leader”, offrendo indicazioni utili per orientarsi con maggiore consapevolezza. Il report fornisce inoltre insight su come si stanno muovendo i competitor di settore e propone raccomandazioni pratiche per un’implementazione responsabile e sostenibile.

Le aziende continuano a investire in maniera massiccia nelle tecnologie AI e per ciascuna di esse è importante sapere se questi investimenti fanno la differenza”, ha dichiarato Marinela Profi, Global AI and GenAI Strategy Lead di SAS. “Questa valutazione le aiuta a capire il loro punto di partenza e i passi da compiere per andare avanti, utilizzando un blueprint GenAI efficace che includa governance, sicurezza dei dati e implementazione etica”.

Adozione in crescita, ma non senza sfide

Il lancio dello strumento si inserisce nel contesto della nuova ricerca globale commissionata da SAS a Coleman Parkes, dal titolo Generative AI Global Research: Strategies for a Competitive Advantage, che ha coinvolto 1.600 decision maker in tutto il mondo. Lo studio analizza l’adozione della GenAI nei principali settori industriali, mettendo in luce opportunità e criticità.

Dalla ricerca emerge un quadro di grande fermento: l’86% delle aziende ha già avviato investimenti nella GenAI e una su cinque prevede di adottarla a livello enterprise nel breve termine. Tuttavia, la corsa alla sperimentazione avviene spesso senza una preparazione adeguata. Solo il 10% delle aziende si considera pienamente preparato a rispettare le normative emergenti, mentre meno di una su venti dispone di sistemi affidabili per valutare i rischi legati a bias e privacy nei modelli linguistici di grandi dimensioni.

Nonostante queste fragilità, i primi risultati sono incoraggianti. Il 89% delle aziende riporta un miglioramento nella soddisfazione dei dipendenti, l’82% segnala una riduzione dei costi operativi e un altro 82% osserva un incremento nella fidelizzazione dei clienti.

Le principali difficoltà riguardano soprattutto la mancanza di framework di governance chiari, la scarsa integrazione con i sistemi esistenti, la difficoltà nel misurare il ritorno sugli investimenti e la carenza di competenze specialistiche. Secondo Bryan Harris, Executive Vice President e CTO di SAS, “con ogni nuova tecnologia, le organizzazioni devono attraversare una fase di scoperta, separando l’hype dalla realtà. Siamo arrivati a questo punto con la GenAI”.

Il GenAI Maturity Assessment è disponibile gratuitamente sul sito SAS e rappresenta un punto di partenza utile per tutte le organizzazioni che desiderano affrontare l’adozione della GenAI in modo strutturato, sicuro ed efficace.

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