La sfida delle smart factory potrebbe accrescere l’economia globale

Il report, dal titolo “Smart Factories @ Scale“, ha identificato le due principali sfide per portare le smart factory su vasta scala: la convergenza IT-OT e l’ampliamento della gamma di competenze e capacità richieste per guidare la trasformazione, incluse le capacità interfunzionali, le soft skill, oltre al talento digitale. Il report evidenzia inoltre come l’innovazione guidata dalla tecnologia, nell’ambito di un’«Intelligent Industry» rappresenti per i produttori un’opportunità per cercare di creare valore di business, ottimizzare le operations e innovare per un futuro sostenibile.

Le aziende mostrano crescente interesse e propensione per le smart factory

Rispetto a due anni fa, oggi sempre più aziende implementano iniziative smart e un terzo delle fabbriche sono già state trasformate in strutture intelligenti. Attualmente, i produttori prevedono di incrementare il numero di smart factory nei prossimi cinque anni e di aumentare gli investimenti annui di 1,7 volte rispetto agli ultimi tre anni.

Il potenziale valore aggiunto delle smart factory è più elevato che mai

Sulla base di questo potenziale di crescita, si stima che le smart factory possano incrementare l’economia globale di una cifra compresa tra 1.500 e 2.200 miliardi di dollari nei prossimi cinque anni. Nel 2017 era stato rilevato da Capgemini che il buona parte delle aziende intervistate aveva già messo in atto dei progetti di smart factory, una percentuale che ha oltrepassato la metà nei giro di due anni. La tecnologia 5G è destinata a diventare un elemento fondamentale, in quanto le sue caratteristiche offrirebbero ai produttori l’opportunità di introdurre o migliorare una varietà di applicazioni in tempo reale altamente affidabili.

La crescita è la prossima sfida per l’Industry 4.0

Nonostante queste premesse positive, i produttori ritengono che sia difficile raggiungere il successo, tanto che solo una piccola parte degli intervistati afferma che le proprie iniziative già in atto siano “di successo”, mentre più della metà delle organizzazioni dichiara di incontrare difficoltà nel portarle su scala. Le due principali sfide da affrontare sono:

  • La convergenza IT-OT, che comprende l’implementazione e l’integrazione delle piattaforme digitali, la disponibilità dei dati e la cybersecurity, sarà fondamentale per garantire la continuità digitale e favorire la collaborazione. Architetture multilayer agnostiche e sicure consentiranno una convergenza progressiva.
  • Oltre al talento digitale, saranno necessarie competenze specifiche per guidare la trasformazione delle smart factory, compresi profili interfunzionali engineering-manufacturing, manufacturing-maintenance e safety-security. Inoltre, saranno essenziali anche soft skill come problem solving e capacità di collaborazione.

Secondo il report, le aziende devono prendere esempio dagli high performer, che rappresentano il 10% del campione totale, investono significativamente in piattaforme digitali, disponibilità dei dati, cybersecurity, competenze e governance e hanno un approccio equilibrato tra “efficienza nella progettazione” ed “efficacia nelle operazioni”, sfruttando le potenzialità dei dati e la collaborazione.

Una copia del report è disponibile a questo link.

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